Zingaretti elimini dalla sua mente l'ombra delle teorie neoliberiste

Al nuovo governo, che pare si stia formando, vogliamo indicare come fine fondamentale la soluzione della crisi economica e del lavoro, per le quali diventa ogni giorno più urgente un’azione di governo che prescinda dal pensiero economico predatorio neoliberista (al quale sembra ancora legato Zingaretti) e faccia ricorso alle fonti di produzione di ricchezza che sono rimaste sicuramente italiane.

Vorremmo che il governo proponga agli italiani  un’azione comune diretta su due importanti e non eliminabili condizioni: da un lato riportare sotto la gestione di enti pubblici economici (e non di S.p.A scalabili da tutti e quindi anche dagli stranieri) , nazionalizzando le imprese che riguardano servizi pubblici essenziali (in primis le rotte aeree), le fonti di energia (gas e luce) e in genere le situazioni di monopolio (come prevede il più volte citato articolo 43 della Costituzione).

L’altra condizione essenziale è che a gestire questi enti pubblici siano persone esperte tenute ad obbedire a delle norme severissime, la cui trasgressione dovrebbe portare al loro immediato licenziamento.

È evidente infatti che l’Italia può risorgere  soltanto se agisce con capitali propri e non con capitali stranieri, dai quali è illusorio pensare che arrivino dei benefici per l’Italia (si pensi alle richieste della compagnia aerea Delta per entrare in Alitalia).

Quanto detto vale soprattutto per l’Alitalia, il cui dissesto è stato provocato essenzialmente dal fatto che faccendieri inesperti hanno pagato beni e servizi ad un costo di gran lunga superiore ai prezzi di mercato.

Sarebbe sufficiente una correzione di questi sperperi per rendere la compagnia efficiente e pronta ad essere nazionalizzata.

Altrettanto è da dire per la Whirlpool di Napoli, per l’Alcoa e per tante altre società. Per le quali non esiste altra via che quella della nazionalizzazione come prevede la Costituzione e come hanno fatto altri paesi come Francia e Germania.

Se davvero questo governo vuole essere il governo della discontinuità è necessario che Zingaretti elimini dalla sua mente l’ombra delle teorie neoliberiste, spesso seguite dal PD, e insieme con il M5S possa dar luogo a un governo duraturo che non dissipi il patrimonio pubblico in privatizzazioni, elargizioni gratuite ai cittadini o in criticabili pagamenti fuori mercato, e crei un Italia forte sul piano economico e capace di offrire lavoro  per la presente e per le future generazioni.

Quanto all’Europa occorre pretendere che si consenta all’Italia, come chiede la Germania per se stessa, uno sforamento dei limiti di Maastricht diretti a produrre investimenti capaci di perseguire i fini sopra descritti.

Oltre all’aspetto economico, a causa del governo Salvini, è venuta in primo piano in Italia  anche un’esigenza umanitaria per quanto riguarda gli immigrati.

Il nuovo governo dovrebbe adoperarsi con l’Europa per risolvere in radice il problema e individuare dei sicuri sistemi di accoglienza nelle varie parti dell’Europa stessa tenendo presente, che si tratta di persone che fuggono dalla disperazione e dalle torture, affrontando persino il rischio di morire annegati, come è accaduto l’altro ieri per 40 migranti.

È inammissibile  che chi fugge dalla morte non possa approdare nei nostri porti e venga ancora trattenuto in mare con conseguenze fisico-psicologiche a dir poco impressionanti attraverso l’approvazione di provvedimenti illegittimi, incostituzionali e immorali.

Ci sentiamo infine di ricordare al nuovo governo che la nostra Costituzione pone l’etica al di sopra del diritto, riconoscendo e garantendo i diritti inviolabili dell’uomo come diritti pre esistenti alla Costituzione stessa.

Insomma è nella Costituzione, quella relativa all’economia e quella relativa ai principi fondamentali, che dovrebbe costituire il nuovo programma di governo, capace di dare una svolta alla vita degli italiani.

Professor Paolo Maddalena.

Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

ISCRIVITI ALL’ASSOCIAZIONE ATTUARE LA COSTITUZIONE

 

2 Responses

  1. cosi va bene un governo DI Maio M5 s con Renzi, e forse ella e l’unico a non sapere che i parlamentari sono di fede Renziana e che Zingaretti è, nella fattispecie, un’anatra azzoppata?
    e si chiede a Renzi il rispetto della Costituzione? o a Di Maio di cui ella ignora i motivi che hanno spinto l’On. Nugnes a uscire dal M5s e tutto il resto?
    Auguri

    1. Purtroppo Zingaretti e Berlusconi sono stati i più grandi campioni (l’uno in campo regionale, l’altro in campo nazionale) delle privatizzazioni l’ha scritto qui https://www.attuarelacostituzione.it/2019/03/05/non-si-vuol-capire-che-essenziale-e-la-ricostruzione-del-patrimonio-pubblico-italiano/
      E qui ha scritto Non è libera e personale la scelta tra nominati dalle Segreterie dei partiti, così come sancito dall’attuale legge elettorale. https://www.attuarelacostituzione.it/2019/08/23/andare-al-voto-con-una-legge-elettorale-incostituzionale-si-puo/oltra
      Ergo i parlamentari PD sono stati eletti prima della nomina di Zingaretti quando c’era Renzi che li ha scelti tra i suoi “fedeli”.
      Ergo si rende conto della contraddizione Renzingaretti? Si rende conto che quello che nasce è un governo di morti che camminano il cui scopo è di rimanere loro attaccati alla poltrona mentre faranno patire all’Italia altre “lacrime e sangue” montiane?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *