Le nazionalizzazioni non sono un regresso, ma la salvezza dell'Italia

Le nazionalizzazioni non sono un regresso, ma la salvezza dell'Italia

Il linguaggio giornalistico e spesso anche quello politico fanno a gara per confondere le idee sulla necessità delle nazionalizzazioni dei trasporti.

Si usa sempre più spesso il termine “tornare indietro con le nazionalizzazioni”, facendo intendere che si tratti di un regresso laddove si tratta solo di correggere un imperdonabile errore di politica economica.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio esprime dubbi, come se gli effetti devastanti prodotti in ogni campo dalle privatizzazioni (producendo tra l’altro elevati debiti che ricadranno sulla collettività) e culminato nel disastro di Genova, non fossero motivi sufficienti per respingere la malsana idea neoliberista e privatistica delle privatizzazioni.

La verità è che si è capovolto il problema. Si parte dall’idea che esista in natura una legge di mercato, laddove, come già insegnava Aristotele, la disciplina del mercato è creata dalla legge.

In sostanza la legge non riconosce e garantisce le cosiddette leggi naturali del mercato, ma pone le linee costitutive del mercato stesso. Nel sistema menzognero del neoliberismo si cerca di scaricare le responsabilità sulla burocrazia senza tener conto che proprio le privatizzazioni pongono il presupposto per una collusione tra poteri economici, politica e burocrazia.

È da sottolineare inoltre che quanto intascano i gestori del servizio pubblico non serve al miglioramento del servizio stesso, ma a un ulteriore arricchimento delle società in questione. La famiglia Benetton dice che ricostruirà il ponte di Genova in ferro. Intanto ha già acquistato da tempo tutto il territorio di Maccarese, non si sa con quali emolumenti, per costruire altre tre inutili piste aeree a Fiumicino.

Sta succedendo in Italia quanto emblematicamente accaduto in Russia allorché i beni dello Stato sono passati a poche famiglie, divenute ricchissime, mentre il popolo langue nella miseria.

È arrivato il momento di ricostruire l’Italia, spezzettata nelle mani di pochi oligarchi, poiché l’intero territorio italiano appartiene al popolo a titolo di sovranità, mentre l’iniziativa economica privata e la proprietà privata sono riconosciute e garantite dalla legge soltanto per il perseguimento dell’utilità sociale. Lo impongono gli articoli 41, 42 e 43 della Costituzione.

Paolo Maddalena

 

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One Response

  1. GRANDE, GRANDE E ANCORA GRANDE PRESIDENTE MADDALENA !!!
    GRAZIE SEMPRE PER TUTTO !

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