La rivoluzione costituzionale dimenticata

La prevalenza della proprietà pubblica del popolo

di Paolo Maddalena

Nella ricorrenza del 25 aprile, giorno della liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista, è uscito online un libro fondato sugli ideali della Resistenza, che costituiscono l’essenza della nostra Costituzione repubblicana.

Una Costituzione ancor oggi arma fondamentale per una rivoluzione culturale che abbatta l’imperante distruttivo pensiero neoliberista il quale ha causato tanti mali alla nostra Italia.

 

Presentazione:

La Carta opera un capovolgimento delle concezioni borghesi sulla proprietà, in favore della “proprietà pubblica”.

La rivoluzione costituzionale dimenticata

L’articolo 42 della Costituzione – “la proprietà è pubblica e privata” ed è “riconosciuta dalla legge… allo scopo di assicurare la funzione sociale”- è infatti una “rivoluzione promessa”, perché sancisce la prevalenza dell’interesse pubblico.

Ridefinizione del concetto di pubblico e privato

La proprietà privata, fulcro del pensiero unico neoliberista e di un sistema economico predatorio, si traduce, nel nostro Paese, in funeste privatizzazioni, sottrazione delle fonti di produzione di ricchezza, e nella cessione, che l’autore considera indebita, della “sovranità monetaria”.

Il rimedio

Il rimedio oltre alla creazione di un grande patrimonio pubblico, alla nazionalizzazione di risorse e industrie strategiche e al ripristino di una moneta parallela, è la promozione di azioni legali davanti alla Consulta per denunciare le norme e i trattati che hanno edificato l’attuale sistema.

Libro scritto dal Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”, con la collaborazione del dottor Marco Iacoella

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