Istat: ad aprile i numeri dell'industria continuano a scendere

Il comunicato Istat è chiarissimo nel dichiarare, come da tempo avevamo previsto, che siamo arrivati alla recessione economica. Cioè produciamo meno di quanto abbiamo bisogno.

Siamo divenuti veramente poveri. Vanno bene soltanto energia e alimentari, in gran parte già ceduti a multinazionali straniere.

La causa di tutto sta nell’aver ceduto allo straniero le fonti di produzione della ricchezza nazionale, conferendole a privati e a multinazionali che hanno badato soltanto ai loro interessi e non a quelli italiani, ignorando del tutto l’importanza di nazionalizzare e di difendere, con leggi apposite, la produzione nazionale.

Un esempio evidente di quanto sta avvenendo è costituito dalla politica cinese, la quale tende a far diventare la Cina la padrona del mondo. Infatti a differenza di quanto affermano le teorie neoliberiste, i governanti cinesi non vendono le industrie strategiche e le altre fonti di produzioni della ricchezza, che sono tutte statalizzate, e invadono il mondo comprando quelle degli altri. Si assicurano così una forza imbattibile nei confronti del mercato globale.

L’Italia invece fa l’esatto contrario: vende, come si è ripetuto, le fonti di produzione di ricchezza, mentre le nostre fonti di informazione si meravigliano di quanto accade, senza tener presente che l’attuale recessione è frutto di una quarantennale politica di svendite e di privatizzazioni.

Può esistere la speranza che i governi si rendano conto di quanto erroneo sia il sistema neoliberista? Da questo dipende la salvezza dell’Italia.

Professor Paolo Maddalena.

Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

 

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