Sea Watch 3: il problema è l'illegittimità costituzionale del decreto sicurezza

Bene ha fatto il procuratore di Agrigento, a sequestrare la Sea Watch 3, fermando anche il suo capitano, per evitare il protrarsi di un comportamento penalmente illecito, ovvero la reiterazione della condotta criminosa.

Egli, invero, ha seguito le disposizioni dello stesso Salvini ed ha ipotizzato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

A nostro avviso, questo sequestro investe un problema molto più ampio e cioè l’illegittimità costituzionale delle disposizioni del Ministro Salvini, le quali impediscono il salvataggio in mare dei naufraghi e costringono questi a morte sicura.

In altre parole, le disposizioni di carattere legislativo di questo tipo, sono costituzionalmente illegittime ed ogni atto che da esse dipende deve essere impedito in via preventiva per evitare ulteriori danni consistenti, come si è accennato, nella morte dei migranti.

Si tenga presente che, la nostra Costituzione, non lascia spazio alla emanazioni di leggi in contrasto con l’etica e la morale, perché essa ripetutamente afferma “di riconoscere e garantire principi etici e diritti fondamentali preesistenti alla Costituzione stessa”.

Una legge da giudicare di carattere criminale non può essere neppure proposta a termine della vigente Costituzione e quindi deve assolutamente non essere applicata.

Si tratta di una disposizione radicalmente nulla che risulta tale difronte a qualsiasi tipo di lettura da parte di chicchessia.

La sua emanazione e la sua applicazione è in palese contraddizione, tra l’altro, con l’articolo 28 della Costituzione, secondo il quale “I funzionari e i dipendenti dello Stato (e tali sono i membri del Governo) e degli enti pubblici, sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti” (Ndr specie i diritti fondamentali).

Insomma, a noi piace leggere il lodevole atto del PM di Agrigento come diretto anche e soprattutto contro la repressione del divieto del salvataggio dei naufraghi.

Sarebbe opportuno, a fini di chiarezza, che la Corte costituzionale auto rimetta a se stessa la questione di legittimità costituzionale di questi tipi di legge.

Si tratta di un caso di estrema gravità che sconvolge l’ordinamento giuridico costituzionale, l’urgenza del caso non consente di seguire la normale procedura del giudizio incidentale.

Professor Paolo Maddalena.

Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

 

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3 Responses

  1. Ulisse che è nostra cultura ha fatto tanti naufragi ma ha sempre voluto tornare a casa.
    Nessun marinaio, né antico né moderno, esce in mare per naufragare; ieri facevano sacrifici agli dei oggi accendono i ceri ai santi. Che la legge del mare sia millenaria è un dato di fatto che nessuno nega. Questo è quanto ci ha insegnato Omero.
    Il problema è chi fa partire dall’altra sponda, come carne da macello di schiavisti e mondialisti, li fa partire con mezzi destinati esclusivamente al naufragio per fruire della legge del mare… e far dire che è criminale e antiumanitario non applicarla. Ma, e non si può ignorare la semplice logica, un conto è la legge del mare altro è la stabilizzazione in Italia per la mondializzazione e la cancellazione di culture/colture territoriali . Cosa che determina il collasso sociale, culturale e Costituzionale, il fine ultimo della “globalizzazione”.
    Tanto vale allora mettere dei taxi navali (o traghetti di linea ha scritto qualcuno ) e nominare il filantropo Soros, oltre che uomo dell’anno, anche il nuovo Cristo Salvatore… con tanti saluti da Omero, Ulisse e da tutti i marinai che escono scongiurando il naufragio.
    Il problema principale è fermare/disarmare schiavisti e mondialisti…
    Il problema è serio e le risposte governative sono volutamente inesistenti …
    In ogni caso a sua opinione Soros ha sempre ragione sia che abbia speculato sulla lira (https://nomassoneriamacerata.blogspot.com/2015/07/luniversita-di-bologna-ha-premiato-dei.html e da allora è tutto in discesa) sia che inciti alla migrazione forzosa con mezzi destinati al naufragio. Mentre il paradosso di Ulisse che vuole tornare a casa e la realtà di questi che Soros manda in casa “tua” è nullo; la logica dice che il territorio nazionale non arriva nel mare libico (cosa che obbligherebbe alla presenza e al “salvataggio”, anche di chi esce per naufragare) e anche si fosse “gendarmi”, un conto è la legge del mare altro è stabilizzare i “naufraghi” in Italia. Allo stesso modo un conto è incitazione alla immigrazione clandestina altro, e qui si sfiora l’assurdo perché semplice astrazione, è dire che punire tale crimine equivale a legittimare il divieto di applicazione della legge del mare.
    Le ONG che non hanno “obblighi territoriali” e sono lì solo per salvare i cd “naufraghi”, al posto del crimine di incitazione alla immigrazione clandestina (che pure si ammette) per il paradosso Ulisse li riportino alla terra di partenza o, filantropi come Soros, li portino là dove la nave ONG batte bandiera.
    O Costituzione o Soros schiavista e mondialista. Costituzione è anche fermare/disarmare Soros, lo schiavismo e il mondialismo. Creare coscienza e consapevolezza del neo Colonialismo predatore anche più del vecchio perché è globale e il suo vero nome è Finanza Predatoria, ed è pure qui, e crea povertà mondializzata a vantaggio dei “finanzieri” di cui Soros è un degno rappresentante.

    1. Professore,
      è giusto quello che dice a radioradio che un conto sono gli scafisti altro sono, a fronte di quanto sopra, i poveri migranti.
      Ma domando:
      dove è scritto, a fronte di quanto sopra, in Costituzione che gli scafisti di Soros devono attracare in un porto italiano e non in porti di altri paesi più vicini se non proprio in un porto del paese di cui battono bandiera?
      Sono cattivo, malvagio e disumano a pensarlo?

  2. Lei interpreta la Costituzione a modo suo !
    Il salvataggio in mere è già stato effettuato da altri ( nel caso la SeaWhatch). La quale
    non ha facoltà di portarli dove vuole la ONG ma nel porto sicuro più vicino (Malta e/o Tunisia o Egitto o Libia).
    Sveglia !!!!!

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