8 mila medici tagliati mai rimpiazzati. Tuteliamo i nostri eroi in prima linea

Il bollettino medico sullo stato del Coronavirus in Italia registra oggi 17 vittime e un aumento dei contagi arrivati a 650, con la speranza (tutta da verificare) che si sia raggiunto il punto massimo, che poi dovrebbe cominciare a discendere.

Emerge comunque la necessità di difendere la salute dei medici, degli infermieri e dei tecnici che operano sul campo in questa difficile situazione sanitaria.

La politica scellerata della riduzione delle spese, seguita dai nostri governi, ha portato alla diminuzione di 8 mila medici nelle strutture pubbliche, che non sono stati rimpiazzati.

Sono questi gli effetti dello sciagurato sistema economico predatorio neoliberista, che si occupa del denaro e non della persona umana.

Dobbiamo, ancora una volta, rendere onore ai nostri medici e ai nostri scienziati che, presso l’ospedale Sacco di Milano, sono riusciti a isolare il ceppo italiano di Coronavirus, premessa indispensabile per capire la provenienza dell’infezione e la direzione che potrà assumere, nonché, ed è questa la cosa più importante, per poter procedere nella ricerca di un anti-virus.

L’Italia è un grande paese, con enormi capacità intellettive e morali, che purtroppo sono state represse per decenni dalla banalità e dalla inettitudine dei nostri governanti, incapaci di capire che uno Stato deve avere un grande patrimonio pubblico da utilizzare specialmente nelle emergenze, come la presente, e non dissiparlo tra egoisti faccendieri privati e fameliche multinazionali.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

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