Ratificare il Ceta è immorale, incostituzionale e produttivo di responsabilità gravissime

Ratificare il Ceta è immorale, incostituzionale e produttivo di responsabilità gravissime

L’approvazione del Ceta è stato un atto criminale con il quale le multinazionali hanno sancito la prevalenza dei loro interessi economici sul valore della persona umana e sul progresso materiale e spirituale della società.

L’aspetto più pernicioso di questo trattato è quello che prevede la risoluzione delle controversie tra Stato e imprese da parte di un arbitro i cui componenti sono tre: uno nominato dall’impresa, l’altro nominato dallo Stato e il terzo nominato da entrambi. Unico requisito richiesto è che si tratti di esperti di diritto commerciale e degli investimenti. Già questo elemento è dannosissimo, poiché si delimita il campo dell’arbitrato all’aspetto del commercio e degli investimenti, escludendo la salute, l’ambiente e tutto ciò che concerne i diritti umani.

Questo arbitrato si inserisce in un sistema globale che mira alla distruzione dei popoli e all’accentramento della ricchezza nelle mani di pochi. È da notare che la maggior parte degli investimenti ha luogo presso il centro internazionale per il regolamento delle controversie sugli investimenti (ICSID), fortemente inserito nel sistema neoliberista che governa la globalizzazione (banca mondiale per gli investimenti, organizzazione mondiale per il commercio, la Camera di commercio internazionale, i centri arbitrali del Cairo, di Bogotà, di Kuala Lumpur, la Corte Arbitrale Internazionale di Londra e la Corte permanente di arbitrato dell’Aja).

Nel meccanismo dell’arbitrato la parte del difensore è affidata allo Stato, l’accusa è sempre e soltanto dell’impresa, il giudice (nominato dalle due parti) è quasi sempre favorevole alle imprese poiché sono queste ad alimentare gli arbitrati essendo promotrici dell’accusa.

Gli esempi finora verificatisi sono terrificanti, il Venezuela è stato condannato a miliardi per aver sospeso lo sfruttamento di una miniera d’ora per motivi ambientali; la Grecia è stata condannata per aver venduto a prezzi bassi i propri titoli di credito al fine di risanare il bilancio. E gli esempi potrebbero continuare all’infinito.

Questo sistema è addirittura contro la sovranità dello Stato a legiferare nell’interesse comune.

Che il Ceta sia stato approvato in sede europea è una VERGOGNA. L’Italia ha tutte le sue possibilità per non ratificare questo sconcio. Glielo impone la sovranità dello Stato comunità, l’interesse dei cittadini, l’intangibilità della salute umana e del progresso materiale e spirituale della società, il rispetto dei diritti umani, l’obbligo di tutelare l’ambiente e i beni culturali e soprattutto l’obbligo di tutelare la salute fortemente minacciata, specialmente dagli importatori di carni drogate.

Ratificare il Ceta è immorale, incostituzionale e produttivo di responsabilità gravissime per i nostri governanti.

Professor Paolo Maddalena.

Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

 

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2 Responses

  1. Questi non trovando che sia producente consenso popolare l’attuare un golpe manu militari lo attuano attraverso la cd “giustizia”… e il “legalitarismo” giudiziale sovranazionale, legalitarismo che si realizza svuotando le Costituzioni delle nazioni, di tutte le nazioni, che a sua volta si realizza con una classe politica indegna, che è poi quella che nel formalismo “democratico” è il soggetto giuridico che firma i trattati.
    Ma se potessimo contarci noi siamo il 99% loro l’1%. è conflitto culturale, per primo.

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