Il 4 marzo si è espresso un voto antisistema. I fatti non sono quelli sperati

Il 4 marzo si è espresso un voto antisistema. I fatti non sono quelli sperati

È indubbio che il 4 marzo 2018 il Popolo Italiano ha espresso un voto antisistema. I fatti però non sono quelli sperati.
Salvini, dall’interno del governo, si manifesta ogni giorno di più come il difensore dei cosiddetti poteri forti, garantendo addirittura l’impegno del governo a tutelare gli interessi di Mediaset.
D’altro canto tutte le promesse del Movimento Cinque Stelle cadono una dopo l’altra. L’Ilva è stata ceduta agli indiani, i quali si accaparreranno i profitti lasciando i tumori ai tarantini.
Il gasdotto T.A.P., che servirà gli austriaci, distruggendo il nostro territorio, sarà attuato. L’intero Salento sarà sradicato dei suoi secolari ulivi con il pretesto infondato della infezione del batterio della Xylella (si pianteranno piante destinate ai forni delle centrali a biomassa).
Eppure, in questo disastro dovuto al sistema economico predatorio neoliberista (che il voto del 4 marzo voleva sradicare), l’ex ministro Calenda prova a ricomporre il PD renziano per rafforzare i cosiddetti poteri forti. Roba da matti.
Paolo Maddalena.
Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

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