Se i mezzi finanziari tornano alla mano pubblica questa sarà in grado di orientare l'economia

Un primo atto veramente contrario al sistema pernicioso neoliberista è stato compiuto dal vice presidente Di Maio, il quale ha proposto di nazionalizzare la Carige.

Come ogni famiglia ha bisogno di un suo piccolo patrimonio così il popolo italiano ha bisogno di un patrimonio correlato alla soddisfazione dei propri bisogni (la Germania è andata avanti proprio perché ha mantenuto una banca pubblica dai tempi del piano Marshall).

Una, anzi più banche pubbliche, sono indispensabili per il funzionamento dell’economia e, tra gli atti che ci hanno portato alla rovina, c’è per l’appunto la privatizzazione avvenuta nel 1990 delle nostre banche pubbliche.

Se il governo continua su questa linea, mettendo a tacere le menzogne neoliberiste i cui disastrosi effetti sono sotto gli occhi di tutti, deve continuare su questa strada, salvando le imprese in pericolo di fallimento (e quindi il lavoro) e nazionalizzando soprattutto, come prescrive l’articolo 43 della Costituzione, le imprese che riguardano servizi pubblici essenziali (ad esempio autostrade), fonti di energia e situazioni di monopolio.

In questa maniera il Movimento 5 Stelle potrà riconquistare la fiducia degli italiani che l’hanno votato proprio per ottenere un cambio del sistema economico predatorio vigente a favore di un sistema economico produttivo.

Se i mezzi finanziari tornano alla mano pubblica questa sarà in grado di orientare l’economia nell’interesse di tutti i cittadini. Altrimenti i beni del popolo, come è avvenuto col sistema neoliberista, cadranno nelle mani di pochi che perseguiranno i propri personali interessi disinteressandosi degli interessi pubblici e della collettività (Ponte di Genova insegna).

Una sola raccomandazione: che i manager siano scelti fra persone davvero competenti e che la loro carriera sia sottoposta a norme molto severe, in modo che le banche siano in grado effettivamente di produrre utili per l’intera collettività e che i cittadini riacquistino fiducia in esse. Consiste in tutto quello che si è detto il vero cambiamento che si auspicava.

Professor Paolo Maddalena.

Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

One Response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *