Ambiente, economia, salute: si impone una radicale inversione di tendenza

Ambiente, economia, salute: si impone una radicale inversione di tendenza

Il sistema economico predatorio neoliberista ha prodotto in tutti un indebolimento della mente, producendo la distruzione del Pianeta, della salute pubblica e dell’economia capitalistica.

Il mondo intero è entrato in una fase della sua storia nella quale tutti gli indicatori agiscono contro l’ambiente, contro la salute umana e contro l’economia.

Al fondo di tutto c’è il pensiero neoliberista che, fondato su erronei presupposti, predica uno sviluppo illimitato (mentre le risorse del mondo sono limitate), l’accentramento della ricchezza nelle mani di pochi, il trasferimento delle fonti di produzione di ricchezza nelle mani dei privati, trasformando gli Enti pubblici (che mirano al bene comune) in S.p.A. (che mirano al bene soltanto dei soci, legalizzando così una vera e propria appropriazione indebita dei beni del patrimonio pubblico del Popolo), la più forte concorrenza a livello mondiale e l’immissione nel mercato generale di tutti i beni esistenti sulla faccia della Terra.

A questo si aggiunge l’imbecillitas (usiamo questo termine ciceroniano per non offendere nessuno) di innumerevoli politici e di quasi tutto l’immaginario collettivo.

Sul piano climatico il nuovo sistema economico predatorio neoliberista, che mira alla comodità di molti e alla svendita del futuro di tutti, oltre allo scioglimento, già denunciato, delle calotte polari e dei ghiacciai di tutto il mondo, si verificano sempre più intensamente quei fenomeni che una volta erano eccezionali ed ora sono diventati tanto frequenti da essere considerati normali.

Ieri sono esondati l’Adige e l’Isarco nel Trentino Alto Adige e le relative vie di comunicazione sono state bloccate. A ciò si aggiunge l’azione di coloro che, dolosamente, incendiano gli alberi ovunque si trovino (aumentando così il CO2) e che ieri, tra l’altro, hanno causato la perdita della splendida oasi dello Zingaro nei pressi di Palermo.

Come dicevamo l’imbecillitas di tutti infuria senza sosta.

Sul piano del contagio da corona virus l’infezione ha ripreso a correre. I contagi sono in aumento in Italia e in Europa e soprattutto in Francia (con 7400 contagi in una sola giornata) e in Spagna dove in una settimana sono state registrate oltre 96 mila nuove infezioni.

Nel resto del mondo i contagi totali hanno superato i 25 milioni e i decessi totali sono 842.500. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito, con quasi 6 milioni di contagi e 182.760 morti. Segue il Brasile con circa 3,85 milioni di casi e 120.260 morti. Terza in rapida ascesa l’India, con 3,54 milioni di contagi e 63.500 decessi.

Di fronte a questo immane disastro è inutile protestare contro le misure restrittive adottate dai vari governi, ma è necessario sottolineare che di esso si avvantaggiano molto le multinazionali e la finanza in genere, le quali stanno procedendo silenziosamente alla realizzazione del rischiosissimo 5g, ed è dunque verso di questi che va adottata la nostra presa di posizione.

Quello che serve oggi è unirsi per cambiare l’attuale sistema economico con una vera e propria inversione a 180 gradi, che riporti in ogni Stato le proprie fonti di produzione di ricchezza, e cioè, come sancisce l’articolo 43 della nostra Costituzione, i servizi pubblici essenziali, le fonti di energia, le situazioni di monopolio e le industrie strategiche, provvedendo nel contempo a una conversione delle attività che non producono beni primari in un’attività che produca invece beni necessari per assicurare a tutti una vita libera e dignitosa (art. 36 Cost.).

Un tale sistema non è realizzabile se le fonti di produzione di ricchezza (rotte aeree, vie di comunicazione, frequenze televisive, telecomunicazioni, autostrade, ecc.), che producono ingenti profitti, vengono dissipate fra inesperti faccendieri privati e fameliche multinazionali.

Queste fonti di ricchezza devono urgentemente essere nazionalizzate, perché servono al bene di tutti e soprattutto per evitare la distruzione di posti di lavoro.

Possiamo difenderci dalla concorrenza internazionale solo rendendo i nostri beni produttivi inalienabili, inusucapibili e inespropriabili, ritenendoli, quali sono, proprietà pubblica demaniale del Popolo italiano.

La tragedia è stata creata da quei politici che hanno trasformato gli Enti pubblici (ai quali sopra si faceva riferimento), la cui funzione è il bene di tutti, in S.p.A., la cui funzione è soltanto il bene dei soci della società medesima, portando tutto nel mercato generale in modo assurdo e nettamente contrario agli interessi dell’Italia.

Adesso occorre difendersi proprio da questo mercato, ricreando con razionalità un’economia interna che non sperperi le risorse per soddisfare bisogni immaginari, ma sia diretta a soddisfare i bisogni essenziali.

A tal fine è imprescindibile l’emissione di una moneta di Stato parallela all’euro, che consenta a tutti i cittadini di acquistare sul mercato interno i beni essenziali per la vita di ognuno.

Occorre insomma non correre più dietro le comodità di qualsiasi tipo, ma concentrare l’uso della ricchezza prodotta per soddisfare i bisogni più intensi, attribuendo così ad essi ben maggiore utilità.

In questo quadro assumono maggiore rilevanza la coltura delle terre abbandonate (art. 44 Cost.) e il morente artigianato (art. 45 Cost.).

Purtroppo i nostri politici stanno invece pensando di rafforzare il vigente sistema economico predatorio neoliberista. Ne è un esempio la soluzione che si vuole dare al problema della rete della fibra ottica, che dovrebbe essere nelle mani di una S.p.A. controllata da Tim e cioè dai privati (fra i quali primeggiano americani e australiani), mentre la Cassa depositi e prestiti (purtroppo anche essa una S.p.A.) avrebbe una quota di minoranza, pur contribuendo, con il 50% di soldi pubblici, alla realizzazione della rete .

Si torna dunque alla imbecillitas di cui parlavamo all’inizio.

FAI UNA DONAZIONE AD ATTUARE LA COSTITUZIONE
ISCRIVITI ALL’ASSOCIAZIONE ATTUARE LA COSTITUZIONE

One Response

  1. Buongiorno professore,
    La seguo da molto e, in questo tempo, mi ha dato una grande opportunità nell’imparare a leggere la nostra Costituzione sotto il suo vero significato. Tuttavia, quando nelle Sue news letters Lei affronta la questione Covid, non noto alcuna critica sul modo in cui il governo ha gestito il problema.
    Ora Le vorrei accennare le dichiarazioni del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, riguardo al modo in cui vengono trattati statisticamente i pazienti Covid. Le cito (tra virgolette) le frasi:

    – “Noi tratteremo tutte le forme influenzali come coronavirus”
    – “In Italia si decide che un paziente positivo in ospedale diventa paziente Covid”
    – “Il timbro di fabbrica te lo dà la positività”
    – “Se il paziente Covid si è negativizzato resta comunque un paziente Covud per le statistiche”
    – “Se perde la vita (per un’altra malattia, o incidente) andrà nella contabilità del paziente Covid. È un assurdo ma oggi si ragiona così”
    – “Il paziente positivo asintomatico che fa un infarto diventa paziente Covid!”
    – Quando hai il tampone positivo, òa tua storia clinica ospedaliera diventa paziente Covid! Purtroppo è sbagliato ma è così!”
    IN sostanza, Zaia, dice che è tutto sbagliato ma bisogna fare così (sic!)
    questo è il link al video:
    https://www.youtube.com/watch?v=n68kb5mN6zY&feature=youtu.be

    Inoltre Le chiedo di visionare il video dell’intervento di Robert F. Kennedy Jr. alla manifestazione del 29 agosto 2020 a Berlino. Le cito, a proposito della pandemia, le sue parole:
    “I governi amano le pandemie, e le amano per la stessa ragione per cui amano la guerra, perché permettono loro di imporre un controllo della popolazione che in altre circostanze non sarebbero mai permesse. Le grandi istituzioni si stanno organizzando per orchestrare e imporre l’obbedienza. Ora vi dirò una cosa, è un mistero che persone importanti come Bill Gates e Antony Fauci abbiano pianificato questa pandemia da decenni in modo che quando finalmente sarebbe arrivata saremmo stati al sicuro, e ora che è qui sembra non sappiano di cosa stanno parlando. Sembra che se lo stiano inventando e vanno avanti così. Inventano numeri e non riescono a dirci qual è il tasso di mortalità per il Covid. Non riescono a fornirci un test Pcr che funzioni davvero. Devono cambiare la definizione di Covid nel certificato di morte per farlo sembrare sempre più pericoloso. La sola cosa di cui sono capaci è aumentare la paura”.
    ecco il link al video:
    https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=PIh4-bCfR0&feature=emb_logo

    Grazie anticipatamente per i Suoi chiarimenti
    Claudio Dainese – Padova

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *