Nel mondo globalizzato e afflitto dal corona virus emergono le parole di fratellanza dell'enciclica di Papa Francesco

Nel mondo globalizzato e afflitto dal corona virus emergono le parole di fratellanza dell'enciclica di Papa Francesco

L’aumento drammatico dell’infezione da corona virus, fuori controllo in molte parti del mondo, sta attaccando anche il nostro Paese, nel quale si contano circa 3000 contagi giornalieri.

Ciò ha spinto il governo a programmare un nuovo DPCM, da sottoporre alla previa consultazione delle Camere, che pone adeguate restrizioni nei contatti interpersonali, che certamente sono la causa fondamentale dell’espandersi della malattia.

Si è ribellato il governatore della Liguria Toti, parlando di sottrazione di competenza delle regioni.

Un’affermazione infondata, poiché la tutela della salute è materia concorrente per la quale spetta allo Stato il potere legislativo di emanare i principi e i criteri direttivi e alle regioni di adattare detti principi alla realtà locale. Mentre le funzioni amministrative possono essere attratte dai poteri dello Stato secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, come precisa il primo comma dell’articolo 118 della Costituzione.

Avvenimento molto importante è la promulgazione dell’enciclica di Papa Francesco, firmata sulla tomba di San Francesco in Assisi, dal titolo “Fratelli tutti”, parole usate dallo stesso Santo.

Si tratta di un’enciclica che affronta i problemi sociale del mondo globalizzato e pone come fondamento del bene comune il rapporto tra l’identità locale e l’apertura di questa verso tutte le altre comunità, in uno spirito di fratellanza tra persone e Stati.

In particolare Papa Francesco prende le distanze dal neoliberismo predatorio imperante e dall’opposto populismo nazionalista, indicando la terza via della unità nella diversità, considerando le diverse culture come una vera ricchezza.

Queste affermazioni ci confortano grandemente, poiché confermano i principi ai quali ci siamo sempre ispirati nella nostra attività divulgativa.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

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