Costituzionalmente corretto il prolungamento dello stato d'emergenza

Costituzionalmente corretto il prolungamento dello stato d'emergenza

“Giusto il prolungamento dello stato d’emergenza, poiché la salute è la precondizione dell’esercizio dei diritti fondamentali. Insulsa la reazione dei negazionisti.”

L’iniquo e insano tentativo di disorientare la mente degli italiani, addirittura nel nome e con il simbolo dell’Italia, ha avuto la sua più totale disfatta nelle inequivocabili parole della virologa Stefania Salmaso capo del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), la quale ha detto: “il corona virus non è come gli altri virus influenzali. Esso si è diffuso nel mondo e dovremo abituarci a conviverci”.

La Salmaso ha continuato dicendo che in Italia la situazione è sotto controllo e per questo ci sono meno contagi, i quali aumentano in modo preoccupante in Spagna, Germania, Romania e Bulgaria, e sono del tutto fuori controllo nel resto del mondo, con il suo apice negli Stati Uniti, in Brasile, in India, in Sud Africa e in Russia.

Ed è per questo che è degno del miglior plauso l’allungamento dello stato di emergenza fino al 15 ottobre.

Degno di plauso è stato anche il discorso alle Camere di Giuseppe Conte, che ha parlato con grande precisione, avendo di mira solo la tutela del diritto fondamentale della salute degli italiani che è “precondizione dell’esercizio di tutti gli altri diritti fondamentali”.

È dunque inaccettabile che ci sia qualcuno che consideri questa necessaria operazione di difesa della salute come un attacco alle libertà costituzionali.

La politica che si oppone al prolungamento dello stato d’emergenza è una mistificazione di stampo neoliberista che non ha in nessun conto il valore della persona umana e dimostra soltanto di voler favorire la sete di potere e di guadagno da parte delle multinazionali della finanza, questa volta addirittura sulla vita delle persone.

Siamo ben convinti che nel sistema economico predatorio dominante nel mondo si usa qualsiasi mezzo per trasferire la ricchezza nelle mani di pochi a danno dei poveri e concedendo, talvolta, uno strapotere all’esecutivo, ma questo non significa che il governo non deve agire per difendere il Popolo da lui governato, dall’infezione del corona virus, non importa da chi, come e quando si sia diffusa nel mondo.

Con l’occasione ribadiamo che non siamo d’accordo con l’illustre costituzionalista Sabino Cassese, che la pensa in modo contrario, per cui ci dissociamo completamente da quanto affermato oggi sul giornale The Globalist .

Altro argomento terribilmente grave è quello delle migrazioni. E non possiamo volgere lo sguardo da un’altra parte mentre si sta svolgendo, a Lampedusa e in genere sulle coste meridionali italiane, l’approdo di migliaia e migliaia di migranti.

Il personale addetto all’accoglienza è molto ridotto, e dimostra grande eroismo nell’assolvere in pieno i propri compiti.

Un fatto gravissimo è accaduto ieri nel mare libico, dove la Guardia costiera libica ha riportato a terra 70 migranti, dopo averne crudelmente picchiati molti. Subito dopo lo sbarco ci sono state persone che, giustamente, temendo la detenzione nei luoghi di raccolta più della morte, hanno tentato disperatamente di fuggire e la Guardia costiera libica non ha esitato ad aprire il fuoco contro di loro uccidendone tre e ferendone altri due.

Possiamo dire che l’accordo stretto dal Ministro Minniti, del governo Gentiloni, affidando alla Libia il controllo delle partenze, con la fornitura di numerosi mezzi alla Guardia costiera libica, potrebbe, oggi, addirittura sembrare un’operazione non pulita, ripetuta per altro dai governi successivi e di recente rinnovata senza nessuna delle modifiche suggerite da molte associazione e dallo stesso Consiglio d’Europa.

C’è da notare che il lockdown ha fermato la distribuzione dei migranti nei vari Paesi europei e che questa distribuzione deve immediatamente ripartire per dare a questo problema una immediata risoluzione. È illusorio pensare di fermare l’avanzata della povera gente, che sfugge da luoghi inariditi dalla siccità o occupati da guerre in corso, costringendola in campi di detenzione privi di qualsiasi idoneo servizio igienico.

Precisiamo che il fenomeno è molto più ampio di quel che si crede e investe l’etica di tutti gli uomini. Se esso non sarà risolto in modo pacifico dovremo aspettarci più dolorosi e forse insolubili eventi futuri.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

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2 Responses

  1. Buongiorno Presidente, vorrei chiederLe se è il caso di aggiungere tra i “negazionisti” anche la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberi Casellati, la quale, in una intervista al quotidiano “Il Gazzettino” del 26 luglio, dichiarava: «Mi chiedo però come si concili la proroga con una situazione epidemiologica sotto controllo, con ospedali ormai quasi liberi dal Covid. Non vorrei che questo sfruttasse la paura dei cittadini per allontanare il ritorno alla normalità». Inoltre mi permetto di sottolineare come la stampa, e i media in generale, trattano l’informazione sul Covid. E Le cito solo due esempi: 1) Il Resto del Carlino del 13 maggio: “Muore di covid a 30 anni” Leggendo l’articolo si scopriva che il ragazzo era in coma vegetativo dal 2017 per essere stato colpito accidentalmente da una pallottola alla testa sparata da un collega. 2) ADN Kronos del 2 luglio: “Campione di poker morto per le complicanze da covid” lo scorso agosto, gli era stata diagnosticata la leucemia ed era stato sottoposto a un trapianto di midollo. Nonostante l’ultimo tampone fosse risultato negativo, ha avuto delle complicazioni.
    A suon di Dpcm il Parlamento è diventato invisibile perché è stato svuotato della funzione legislativa attribuita dalla Costituzione. Inoltre la situazione economica è tragica e se si continua con queste restrizioni, credo che non potremmo lamentarci del basso afflusso di turisti. Qui ad Abano Terme, il 50% degli alberghi è chiuso, e di quelli aperti, solo il 25% delle stanze è affittato. A Venezia la situazione non è migliore. La cassa integrazione ancora non arriva come dovrebbe e il governo, oltre ad aver accettato il Recovery Fund (e Gualtieri ieri ha ammesso che è un prestito “Privilegiato” come il MES – sic! – vuol far gestire la ripresa alla solita Task Force. E «Gli esperti sono già 500, ma è il Parlamento il primo, l’unico e insostituibile interlocutore del governo e deve essere protagonista di ogni tappa del processo decisionale delle riforme. Spetta solo alla politica la responsabilità di ricostruire il Paese» (Alberti Casellati cit.)
    Intanto continuano gli sbarchi di migranti. molti dei quali – a quanto dice la stampa – positivi al virus. La gente è profondamente sconcertata e, aggiungerei, anche depressa per di più, non vedendo alcuna prospettiva futura.
    Cordiali saluti.

  2. condivido il post di Claudio Dainese che mi ha preceduto. Anche io, con tutta la grandissima stima che ho per lei, prof. Maddalena, penso che se il governo fosse in grado di garantire efficienza, condivisione delle scelte e chiara difesa dell’interesse nazionale in questo momento di straordinaria fragilità e di crescente preoccupazione per il futuro, il prolungamento dello stato d’emergenza (che nessun altro Paese europeo, neppure la tanto vituperata Ungheria, ha ritenuto di dover applicare) non avrebbe ragion d’essere. Tanto più che (mi corregga se sbaglio) la nostra Costituzione non prevede questa fattispecie. Aggiungerei che gli Italiani hanno dimostrato grande disciplina e senso di responsabilità, accettando limitazioni che non sembrano imposte con la stessa efficacia a chi arriva sul nostro territorio in forme irregolari e incontrollate (a quanto pare, importando anche un rischio sanitario aggiuntivo). Inoltre, il modo opaco in cui si sta cercando in tutti i modi di porre il nostro Paese nella condizione di debitore verso Fondi (MES, ma a quanto pare lo stesso Recovery Fund, per ammissione dello stesso ministro Gualtieri) che si configurano come creditori privilegiati, col rischio di declassare i nostri Titoli di Stato, non offre l’immagine di un governo teso a rispettare la nostra comunità nazionale, e neppure il dettato costituzionale (dove si dice che il risparmio degli italiani va tutelato). Queste macroscopiche contraddizioni creano malessere, tensione e rabbia,e lacerazioni nel tessuto della comunità proprio mentre la coesione sociale e l’unione di intenti sarebbero tanto necessari per la ripresa. Lo sconcerto e la depressione, di cui parlava anche il post di chi mi ha preceduto, nascono proprio da questa sensazione di essere in balia di spinte e interessi, rispetto ai quali le regole vengono usate in modo spregiudicato: non tutelano nessuno, ma vengono brandite , in modo unilaterale, arrogante e contraddittorio solo quando sono funzionali a uno specifico interesse di parte.

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