Il prossimo consiglio europeo del 17/18 luglio agisce senza tener conto del micidiale pensiero neoliberista, causa dell'attuale disastro economico finanziario, aggravato dal corona virus

Il prossimo consiglio europeo del 17/18 luglio agisce senza tener conto del micidiale pensiero neoliberista, causa dell'attuale disastro economico finanziario, aggravato dal corona virus

Rendiamo onore, con animo fortemente commosso, a Ennio Morricone, un vero genio italiano, improvvisamente scomparso questa notte, il quale ha onorato la nostra Patria con la sua musica e con la sua acutissima intelligenza. Taluni suoi brani musicali, specie quelli delle colonne sonore dei film, resteranno per sempre impressi nelle nostre menti e nei nostri cuori.

Per quanto concerne la politica, ci avviciniamo al decisivo incontro dei Capi di Stato e di governo del 17-18 luglio, e notiamo che il programma presentato dal governo, pur essendo lodevole da parecchi punti di vista, ha il torto esiziale di non partire dalla conoscenza delle cause dell’attuale disastro economico finanziario globale e nazionale.

Al riguardo il discorso sarebbe molto lungo. Diciamo soltanto che per salvare l’Italia, occorre che questa si difenda efficacemente dall’assalto dei mercati che sfruttano la creazione di moneta fittizia e comprano per pochi soldi tutti i nostri beni produttivi di ricchezza nazionale.

A nostra disposizione c’è l’aiuto fermo delle norme costituzionali, le quali prevalgono sui trattati (art.11 Cost.) e che ci impongono ora di aggiornare il concetto di proprietà privata, che non è più quello dell’articolo 832 del Codice civile, secondo la quale: “il proprietario gode e dispone della cosa in modo pieno ed esclusivo”, ma l’interpretazione costituzionalmente orientata di questo stesso articolo, secondo la quale: “il proprietario gode della cosa assicurandone la funzione sociale e dispone della stessa in modo da non contrastare l’utilità pubblica, la sicurezza, la libertà e la dignità umana (art. 41 e 42 Cost.), definizione già posta a conoscenza del governo e del Parlamento dove sono depositati il disegno di legge Nugnes ed altri e la proposta di legge Fassina, relativi all’argomento degli assetti proprietari nel Codice civile e del concetto di “bene comune”.

Per mezzo del predetto concetto di proprietà privata, che è l’unico dotato di legittimità costituzionale, potremo battere l’invadenza straniera e far dichiarare la nullità, ai sensi dell’articolo 1418 del Codice civile, delle privatizzazioni, delle delocalizzazioni, delle concessioni a lungo termine e delle svendite che hanno distrutto il nostro patrimonio pubblico.

Abbiamo inoltre un’altra forte arma per difendere la nostra economia: quella delle nazionalizzazioni delle fonti di produzione di ricchezza, delle industrie strategiche, dei servizi pubblici essenziali, delle fonti di energia e delle situazioni di monopolio, come prevede l’articolo 43 della Costituzione.

Aggiungiamo che nella situazione attuale è altresì importante ampliare il concetto di demanio pubblico, cioè dei beni che appartengono al Popolo a titolo di sovranità e sono pertanto inalienabili, inusucapibili e inespropriabili, comprendendo fra essi le sunnominate fonti di produzione di ricchezza nazionale e in particolare i cosiddetti beni comuni.

Di tutto questo non c’è traccia nelle proposte italiane e, come al solito, ci presentiamo in Europa con un atteggiamento servile nei confronti di un’ Unione europea che ha sposato l’idea micidiale del neoliberismo economico e che gioirà molto del fatto che la gran parte del denaro da noi ricevuto in prestito sarà destinato alle multinazionali straniere per l’acquisto di tablet e Pc. Povera Italia!

FAI UNA DONAZIONE AD ATTUARE LA COSTITUZIONE
ISCRIVITI ALL’ASSOCIAZIONE ATTUARE LA COSTITUZIONE

La rivoluzione costituzionale dimenticata. La prevalenza della proprietà pubblica del Popolo di Paolo Maddalena

ACQUISTA IL LIBRO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *