Al neoliberismo imperterrito dei Paesi del Nord Europa si opponga la nostra Costituzione e la dignità del Popolo italiano

Al neoliberismo imperterrito dei Paesi del Nord Europa si opponga la nostra Costituzione e la dignità del Popolo italiano

Mentre l’Italia, che ha osservato rigorosamente le prescrizioni restrittive contro la diffusione del corona virus, vede ancora scendere il numero dei contagi e dei decessi, gli altri paesi del mondo, che hanno seguito l’insulsa teoria dell’immunità di gregge, sono sull’orlo della catastrofe.

Infatti in Brasile, dove, tra l’altro, Bolsonaro distribuisce una medicina contro la malaria (idrossiclorochina), assolutamente inutile per combattere il corona virus, i numeri ufficiali diramati in assenza di una seria effettuazione dei tamponi, pongono i evidenza che l’effetto del corona virus vede 230 mila contagiati e un numero incalcolato di perone decedute, seppellite in fosse comuni.

Ne prendano coscienza i nostri populisti, secondo i quali la diffusione del virus farebbe bene.

Per quanto riguarda l’Europa, la convinzione neoliberista domina imperterrita in Austria, Olanda, Svezia e Danimarca e il capo del governo austriaco Kurtz afferma spudoratamente che se l’Italia è sempre ultima in campo economico ci sarà pure una ragione a carico degli italiani.

La ragione invece è nel comportamento degli Stati del nord Europa che ospitano paesi che sono paradisi fiscali e compiono azione di damping ai danni dei Paesi del sud Europa, violando in pieno il principio della concorrenza sancita dei trattati. E sono anche imputabili alla Germania, che non ha mai pagato i danni di guerra, che ha fatto pagare agli altri paesi membri i costi della riunificazione, che ha violato impunemente per 5 anni consecutivi e per somme molto alte, i limiti di Maastricht, e non ha mai. denunciato il suo surplus commerciale.

Mentre l’Italia, fidandosi dell’Europa, ha liberalizzato i commerci, ha privatizzato il suo patrimonio pubblico, non ha impedito le delocalizzazioni con l’esercizio del golden power, ha consentito l’acquisto delle proprie fonti di produzione di ricchezza da parte dei Paesi più ricchi del nord Europa.

Sono queste le ragioni. E se le si analizzano per bene, quello che emerge è la politica aggressiva e sprezzante proprio dell’Olanda, dell’Austria e degli altri Paesi del nord Europa e, questo bisogna riconoscerlo, la debolezza dei nostri governi nei loro confronti.

A questo punto la risposta dell’Italia deve essere chiara e senza possibilità di equivoci: l’Italia deve ribellarsi a questo stato di subordinazione ai paesi europei, facendo valere, come fa la Germania, la prevalenza della propria Costituzione sui Trattati europei.

Analoga deve essere la risposta da dare alla Fiat, la quale, chiede spudoratamente la garanzia dello Stato italiano per il prestito accordatogli da Intesa San Paolo per 6,3 miliardi, dopo aver costruito la sua fabbrica di automobili con l’ingegno italiano e con il lavoro di operai italiani, nonché con i lauti e costanti apporti di nostri contributi statali, si è fusa poi con la Chrysler, costituendo la Fca e delocalizzado la sede legale in Olanda e quella fiscale in Inghilterra.

Essa ha dimostrando così di non poter essere credibile quando promette di mantenere in Italia le fabbriche ivi esistenti e di mantenere inalterati i posti di lavoro.

Sappia Jhon Elkann che quello che chiede è contro la Costituzione italiana. E la Fiat, avendo delocalizzato e licenziato i suoi operai ha contravvenuto all’articolo 42, comma 2, della Costituzione, il quale subordina la tutela del diritto di proprietà al perseguimento della funzione sociale del bene di cui si tratta (funzione sociale clamorosamente violata dalla delocalizzazione e dai licenziamenti), per cui egli, a termine di Costituzione, non ha più nessun diritto su quelle poche imprese lasciate in Italia, che sono diventate, in virtù della Costituzione stessa, imprese appartenenti al patrimonio pubblico italiano.

Ricordiamo inoltre al governo che la concessione di una garanzia statale a un’impresa straniera, che ha ampiamente dimostrato con fatti indiscutibili, come già detto, di non essere attendibile quanto alle sue promesse, viola apertamente l’articolo 41 della Costituzione, secondo il quale: “l’iniziativa economica è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, o in modo da recare danno alla sicurezza (specie quella dei lavoratori), alla libertà e alla dignità umana”.

Le citate norme degli articoli della Costituzione sono norme precettive e imperative e la loro violazione produce la nullità degli atti posti in essere, rendendo applicabile l’articolo 1418 del Codice civile, secondo il quale la violazione di norme imperative produce la nullità delle relative negoziazioni. Nullità che può esser fatta valere senza limiti di tempo.

Se il governo cedesse su questo punto, l’iniziativa giudiziaria potrebbe essere promossa, in virtù del diritto fondamentale di partecipazione, di cui all’articolo 3 , comma 2, Cost, nonché dell’articolo 118, ultimo comma, dai lavoratori, i quali non possono certo fidarsi delle promesse della FCA sul mantenimento nel tempo dei loro posti di lavoro e hanno il diritto di far dichiarare dal giudice che le imprese ex Fiat rimaste in italia, per Costituzione, debbono intendersi gratuitamente nazionalizzate, tenendo presente che l’articolo 43 della Costituzione prevede che le industrie strategiche possono anche appartenere a comunità di lavoratori e di utenti.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

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4 Responses

  1. Si Professore,
    Sono solo i nostri rappresentanti che in ogni occasione non mostrano alcuna dignità e quindi perdono il rispetto perfino di paesi come l’Austria.
    “Sin verguenza”.
    Colleghi concittadini mostratevi!
    Contiamoci senno sembra che siamo in pochi

  2. I Paesi del Nord sono liberisti con altri ma socialisti al loro interno

  3. Caro prof. Maddalena,
    i nordici saranno pure brutti e cattivi, si saranno prese libertà non riconoscibili moralmente e politicamente, come Olanda e Germania, ma, in tutto questo, gli scemi, o peggio i delinquenti nei vari governi che hanno agito in nome dell’Europa ce lo chiede, contro gli interessi del popolo italiano, siamo noi. Bene fanno i nordici ad opporsi a qualsiasi forma di agevolazione. Piuttosto, noi, se avessimo un minimo di spina dorsale, dovremmo fare come loro. La EU non le permette?, e chissenefrega, lo facciamo lo stesso , e vediamo se la EU ha coraggio di impedircelo. Siamo troppo importanti per l’unione, senza di noi fallirebbe il loro progetto .

  4. 30 ANNI DI SISTEMA EURO E UNIONE- QUALE E’ STATO IL PERCORSO CHE CI HA CONDOTTO ALLINTERNO DELL’UE – L’Ex Presidente della Repubblica ha rivestito nel nostro paese molte cariche istituzionali, tutte con ruoli di primo piano, ed è stato spesso colui che ha compiuto azioni rilevantissime nel disegno generale del Sistema Euro ed Unione, “SCENARIECONOMICI.IT” ripercorre queste tappe. Nel 1981 in qualità di Governatore della Banca d’Italia CIAMPI, ricevette una lettera dal Ministro del Tesoro ANDREATTA, con la quale si tolse la possibilità all’Istituto di Credito Centrale, di comprare i Titoli del Debito Pubblico, esponendo gli stessi alla speculazione finanziaria, QUESTO FECE AUMENTARE IL NOSTRO DEBITO, NON LA SPESA PUBBLICA. Ricordo che la Costituzione tutela, LA SOVRANITA’ DEL POPOLO ART.1, RIMUOVE GLI OSTACOLI DI ORDINE SOCIALE ED ECONOMICO ART.3, TUTELA IL RISPARMIO ED IL CREDITO ART.47. In seguito CIAMPI diventerà Presidente della Repubblica, ed ammetterà nel suo discorso di fine anno del 31/12/1999: “Con la creazione dell’Euro, la cessione da parte di undici Stati della sovranità di batter moneta a un’istituzione comune, sovranazionale, ha dato una forte accelerazione e una chiara, inarrestabile, spinta al processo di integrazione.” Abbiamo visto con la sentenza del 5/5/2020 della Corte Suprema Tedesca come la Germania NON ABBIA CEDUTO LA SUA SOVRANITA’, anzi ritiene che la sua Costituzione abbia il primato. Messaggio del 31/12/2001:”……..sta per compiersi: fra poche ore, in dodici Paesi dell’Unione Europea, comincerà a circolare la stessa e unica moneta, l’euro. Stiamo per dire addio alla lira, con nostalgia, nel ricordo soprattutto di quanto ha significato per l’unità d’Italia dalla sua nascita nel 1862, allorché sostituì le diverse monete che circolavano negli stati italiani pre-unitari. Fu uno strumento, un vincolo dell’unità d’Italia.Ora nasce l’euro. È la prima volta nella storia che, per libera scelta, non per imposizione a seguito di conquiste territoriali o di eventi straordinari, un così numeroso gruppo di Paesi, nei quali vivono oltre 300 milioni di persone, si dà una moneta unica….Al di là di ogni considerazione economica, è un grande segno di pace; è la prova concreta, definitiva, dell’impegno solenne assunto dai popoli europei di vivere insieme (…) Mi preme a questo punto ricordare che la nostra adesione ai trattati europei è stata fatta sulla base di quanto espresso dall’art.11, nella parte che dice; ” ..consente, in CONDIZIONI DI PARITA’ con gli altri Stati, alle LIMITAZIONI di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.” Dove si evince chiaramente che la cessione di parte della nostra sovranità (è quello che succede con la sottoscrizione dei trattati) può avvenire solo se siamo su un piano di parità con gli altri stati che ne fanno parte, e se ciò viene fatto per raggiungere scopi di pace e giustizia sociale. MI CHIEDO QUALE PERSONA POSSA GIUDICARE I PAESI MEMBRI DI QUESTA UNIONE, POSTI SULLO STESSO PIANO DI PARITA’. L’Italia si deve svegliare e riappropriare della sua SOVRANITA,’ LO STATO E’ TALE QUANDO LA SUA SOVRANITA’ E’ PIENA; inoltre questa unione ha la prerogativa di ammazzare le economie dei singoli stati non di salvarli, GRECIA DOCET. A conclusione di quest’analisi, vorrei rilevare che se il giudizio sull’illegittimità costituzionale di una Legge o di un Trattato EX-POST, viene fatto da un Giudice, la valutazione EX-ANTE, è fatta dal Presidente della Repubblica, e quindi dall’allora Presidente CIAMPI, pertanto come è possibile non ritenere violati dai Trattati di Maastricht e di Lisbona i seguenti articoli:
    ART.1 La sovranità è del Popolo
    ART.3 E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
    ART.47 Tutela del risparmio e del credito
    ART.11 L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E’ IL CUSTODE DELLA COSTITUZIONE, COME SI CONCILIA QUESTA FUNZIONE, CON GLI AVVENIMENTI DEGLI ULTIMI 30 ANNI IN QUESTO PAESE?

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