La Vigilanza Rai a Berlusconi, palese conflitto d'interesse

La Vigilanza Rai a Berlusconi, palese conflitto d'interesse

Nel giorno in cui si festeggiano le libertà propugnate da Mandela la Vigilanza Rai viene affidata a un fedelissimo di Berlusconi in modo che l’attività di informazione continui ad essere informata ai criteri del neoliberismo che vuole pochi ricchi e tutti poveri e avanza la proposta leghista di rendere lecito per tutti il porto d’armi con le conseguenze che agevolmente si possono capire.
Uno spiraglio positivo per la rinascita dell’Italia si è aperto con la eliminazione delle delocalizzazioni (decreto dignità fortemente avversato da Boccia a cui stanno a cuore gli interessi delle multinazionali e non degli italiani), ma ad esso si è subito opposto con fermezza il pensiero contrario che sostiene le multinazionali contro gli interessi del popolo italiani. Oltre il già citato affidamento della Vigilanza Rai a Berlusconi si è creato un movimento che vuol sostenere l’infausta idea della Lega di dare spazio alle multinazionali delle armi.
Conferma questa situazione il comportamento anomalo del Presidente della Commissione Affari Costituzionali il quale ha dichiarato inammissibile l’emendamento proposto dall’onorevole Stefano Fassina il quale voleva perseguire gradualmente e giustamente la nazionalizzazione di Alitalia.
Passo decisivo, quest’ultimo, insieme con l’eliminazione delle delocalizzazioni, per cambiare rotta rispetto al pensiero neoliberista e assicurare lavoro agli italiani. (Articoli 1, 4, 43 Cost.)
Paolo Maddalena

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