Il governo Draghi, servitore dell'Europa, danneggia l'Italia

Il governo Draghi, servitore dell'Europa, danneggia l'Italia

Da quanto si legge oggi sui giornali appare chiaro che il governo italiano sta agendo per attuare le direttive europee, e soprattutto il principio della concorrenza, che è devastante per i Paesi economicamente deboli come l’Italia e che arricchisce i Paesi economicamente più forti, come Francia e Germania.

Infatti, come si è visto, gli obiettivi che Draghi ha dato al suo governo sono quelli imposti dall’Europa, fra cui primeggiano: la giustizia, per la quale è stato redatto un inutile provvedimento che favorisce i colpevoli di reati più gravi ai danni della sicurezza nazionale; e la concorrenza, per la quale è stata distrutta la compagnia Alitalia sostituendola con la minuscola compagnia ITA. Mentre arrivano 800 milioni come ristoro per i danni subiti dai nostri aeroporti per il corona virus.

Il che dimostra che l’Unione europea, la quale ha pagato come ristoro per le perdite prodotte dal Covid-19 alla compagnia francese Air France 7 miliardi, alla tedesca Lufthansa 9 miliardi e a Alitalia solo 300 milioni, vuole affossare i redditi che l’Italia potrebbe trarre dalle rotte aeree e si preoccupa soltanto di far funzionare gli aeroporti italiani che dovrebbero essere utilizzati dalle compagnie straniere.

Sempre per tutelare le direttive europee della concorrenza è stato inoltre imposto di eliminare dalla bolletta elettrica il canone Rai, un metodo con il quale si era evitata l’evasione quasi totale dal pagamento di questo obbligo, poiché, dice l’Europa, si tratta di un onere improprio a carico dei fornitori di energia elettrica, i quali devono agire fra loro in piena concorrenza.

Sempre in tema di concorrenza è in discussione il problema riguardante i settori da porre a bando europeo, come le farmacie, le aree demaniali, le spiagge, il servizio dei taxi, eccetera.

Come si nota, un governo prono alle disposizioni europee, anche quando queste, come nel caso delle bollette elettriche, provocano perdite dirette per le casse dello Stato.

È ora che gli italiani si sveglino. Questa Europa non ci serve, e la tutela della concorrenza è per noi una condanna a morte. L’unica difesa che abbiamo è procedere alla nazionalizzazione, come prescrive l’articolo 43 della Costituzione, delle industrie strategiche, delle fonti di energia e delle situazioni di monopolio, e opporci a tutti gli altri ordini che illegittimamente ci vengono dall’Europa e che sono dannosi per la nostra economia.

Come al solito ribadisco la necessità di attuare gli articoli 1, 2, 3, 4, 9, 11, 41, 42 e 43 della nostra Costituzione repubblicana e democratica.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

One Response

  1. Sono una cittadina italiana che non riesce a capire come mai la maggioranza del popolo non si ribelli all’attuale situazione e all’attuale governo. Ritengo che molto responsabilità sia in capo al presidente della repubblica che permette che ogni giorno la nostra Costituzione venga calpestata e che non ha permesso le elezioni, nominando Draghi, uomo al soldo dei poteri finanziari. E la domanda che mi faccio è: quanto di tutto ciò e dovuto a corruzione, sete di potere, incapacità, e quanti siano i politici oggetto di ricatto per cui fanno tutto ciò che viene loro imposto anche se a discapito dell’interesse della popolazione?

    È forse semplicemente la risposta è :… “ciascun popolo ha il governo che si merita?!”

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