Il sistema economico predatorio e patologico del neoliberismo agisce all'insegna dell'ingiustizia e dell'ineguaglianza

Il sistema economico predatorio e patologico del neoliberismo agisce all'insegna dell'ingiustizia e dell'ineguaglianza

L’attuazione del sistema economico predatorio e patologico neoliberista alimenta talune forze minoritarie, ma molto attive, di estrema destra che sfruttano le manifestazioni e le persone costrette in situazioni economiche disastrose, dovute alle restrizioni per il corona virus.

Queste forze di estrema destra soffiano sul fuoco, spostando l’attenzione di coloro che hanno subito maggiormente le restrizioni per limitare il corona virus, dalla causa reale di tali restrizioni, e cioè l’infezione da Covid-19, ai provvedimenti restrittivi adottati dal governo.

In sostanza si incolpa il governo, mentre la vera causa del disastro è la persistente espansione del contagio da corona virus.

L’atmosfera creata dall’accennato sistema economico riverbera i suoi effetti disastrosi sull’annoso problema delle autostrade, per le quali ancora si discute della revoca della concessione ai Benetton. È eclatante il fatto che il Presidente dell’associazione calcio Real Madrid, Florentino Perez, già proprietario di imprese che gestiscono le autostrade spagnole, si sia inserito come un falco sulla preda, proponendo l’istituzione di un’associazione europea, la quale dovrebbe impadronirsi della gestione delle nostre autostrade.

In tal modo si verificherebbe un ulteriore colpo contro i poteri sovrani dell’Italia (i cui governanti purtroppo nicchiano), divenuta incapace di difendere le proprie fonti di produzione di ricchezza, e, conseguentemente, i posti di lavoro e il benessere dell’intero Popolo.

Occorrerebbe che i nostri governanti capissero che l’Unione europea è un concetto usato in modo distorto in campo commerciale, per fare in modo che siano rastrellate tutte le nostre fonti di guadagno a favore di multinazionali, divenute arbitre delle nostre sorti, senza tener conto dei diritti di chi è giuridicamente il proprietario dei beni di cui si discute e cioè il Popolo italiano.

Infatti non è chi non veda come a poco a poco si stia assottigliando la nostra ricchezza nazionale, con la conseguente perdita di un milione di posti di lavoro, a causa dell’invadenza delle multinazionali, senza che il governo si renda conto che in tal modo viene meno un elemento strutturale del nostro Stato/Comunità e cioè la ricchezza del nostro territorio.

Quanto fallace sia il riferimento a questa inesistente Unione europea è dimostrato dal fatto che la Commissaria dell’Ue alla concorrenza Margarethe Vestager pone pesantissimi limiti, in nome del divieto degli aiuti di stato, alla ricostituzione di una nostra compagnia aerea, mentre la stessa Commissione europea autorizza il governo francese a contribuire con 4 miliardi alla ricapitalizzazione di Air France.

La giustificazione sarebbe che Air France già prima della pandemia era in ottime condizioni di salute, mentre non lo era Alitalia.

Insomma secondo questo sistema economico deve essere aiutato chi non ha bisogno di aiuto e non deve essere aiutato chi ha bisogno di aiuto. Il che a discapito di un enorme numero di famiglie gettate sul lastrico.

Anche il nostro Presidente del Consiglio Mario Draghi, recandosi in visita ufficiale in Libia, ha parlato solo nell’interesse delle grandi imprese, dimenticandosi della tutela dei diritti umani, sia per quanto riguarda i lavoratori italiani, sia per quanto riguarda le numerose persone che hanno tentato di migrare e che vivono in modo straziante nei centri di detenzione libici.

Trionfa insomma il principio neoliberista secondo il quale ciò che conta è il denaro e questo deve essere nelle mani di pochi, mentre il resto della popolazione mondiale deve essere costretto a vivere nella indigenza più assoluta.

Il contrario di quanto affermano, prevalendo su qualsiasi Trattato europeo e internazionale, gli articoli 1, 2, 3, 11, 41, 42 e 43 della nostra Costituzione repubblicana e democratica.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

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