Onore a Lidia Menapace per la sua scomparsa e ancora una critica sull'atteggiamento del PD in relazione al Mes

Onore a Lidia Menapace per la sua scomparsa e ancora una critica sull'atteggiamento del PD in relazione al Mes

Innanzitutto rendiamo onore a Lidia Menapace, testimone delle sofferenze della Resistenza, che ha agito fino all’ultimo per tenere alti i valori della nostra Costituzione, che Ella per l’appunto considerava figlia della Resistenza.

La nostra Associazione ha avuto la fortuna di conoscerla e di annoverarla tra i propri soci. È per questo che diamo a lei l’estremo saluto anche con sentimenti di grandissimo affetto e immensa riconoscenza.

Per quanto riguarda il corona virus, la situazione può dirsi stabile. Tuttavia il numero dei morti è altissimo (solo ieri 564) e ha superato la soglia psicologica di oltre 60 mila vittime.

Sul piano politico ci sorprende l’atteggiamento del PD, il quale giustifica il voto favorevole del Parlamento alla revisione sul trattato sul Mes, che prevede, si badi bene, un utilizzo degli aiuti di Stato per le banche pubbliche (che sono specialmente francesi e tedesche), come un ossequio all’Unione europea, ricalcando così il suo stile servile, da sempre seguito fino ad oggi, anziché porre in evidenza che l’Italia, dando la propria approvazione, lo farebbe non per servilismo, ma per quello spirito di solidarietà che deve animare l’Unione e per il quale si sta battendo la Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen.

Questo allargamento degli aiuti di Stato alle banche porrà ulteriori pesi all’Italia ed è fortemente disdicevole accettare questi pesi per compiacere gli attuali manovratori europei, e non per esaltare l’appena accennato spirito di solidarietà.

Per quanto riguarda il piano di distribuzione dei fondi del Recovery Fund, la proposta del Presidente del Consiglio Conte, che pur ammiriamo per la saldezza d’animo che ha dimostrato nella formazione dei DPCM sul Covid-19, ci appare macchinosa e incostituzionale, in quanto, prevedendo una cabina di regia piramidale, formata da un presidente, due vice presidenti, 6 manager e 300 tecnici, essa sottrae alla pubblica amministrazione funzioni sue proprie, che dovrebbero essere esercitate dii componenti del ministero dell’Economia, del Lavoro e dello Sviluppo Economico.

D’altro canto non si riesce a capire quale possa essere l’efficienza, l’efficacia e l’economicità di una simile sovrastruttura, che, a nostro avviso, complicherebbe di molto la strada per arrivare a decisioni risolutive.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

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