Autostrade: Il governo, con la mente ottenebrata dal pensiero predatorio neoliberista, inganna gli italiani e favorisce gli speculatori

Autostrade: Il governo, con la mente ottenebrata dal pensiero predatorio neoliberista, inganna gli italiani e favorisce gli speculatori

La vicenda Autostrade si è risolta in un maggiore esborso a carico degli italiani, che sarà effettuato tramite la Cassa depositi e prestiti. Questa dovrà entrare nella costituenda società di autostrade aumentando il capitale sociale, fino a raggiungere il 51%, facendo in modo che la partecipazione azionaria dei Benetton, pur mantenendo il numero di azioni in suo possesso, non abbia più una posizione di maggioranza assoluta.

Insomma i Benetton, non solo non perdono nulla, ma guadagnano anche l’occasione di entrare in una società di maggior respiro.

Inoltre essi guadagnano altresì il fatto che la Cassa depositi e prestiti si accolla, con i soldi dei risparmiatori italiani, 10 miliardi di debiti da loro accumulati, assumendo addirittura anche l’onere di ristrutturare le autostrade lasciate cadere in rovina dagli stessi Benetton.

E non è tutto. Il governo ha avuto l’ardire di dare un altro colpo agli interessi italiani, favorendo l’ingresso nella costituenda società autostrade di società speculative straniere e, in particolare, associando alla Cassa depositi e prestiti la più nota delle società speculative americane: la Blackstone, definendola un “partner istituzionale”.

Insomma, il governo non ha tenuto in nessun conto, che la gestione dei servizi pubblici essenziali, come le autostrade, è un bene fruttifero che spetta soltanto agli italiani, costruttori delle autostrade medesime. E non si è curato del fatto che questa immensa fonte di ricchezza è diventata una preda, sulla quale si avventano, come avvoltoi, i peggiori speculatori italiani e stranieri.

È stato un comportamento assolutamente riprovevole e in pieno contrasto con l’articolo 43 della Costituzione, secondo il quale la gestione dei servizi pubblici essenziali deve appartenere al Popolo italiano.

Se il governo avesse agito, con disciplina e onore (art. 54 Cost.), proprio e degli italiani, avrebbe dovuto trasformare l’Anas da S.p.A. in Azienda di Stato e fare in modo che tutti i profitti delle autostrade fossero versati al bilancio dello Stato italiano.

Ha agito invece come se la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali e della stessa Cassa depositi e prestiti (la quale raccogliendo i risparmi di milioni di lavoratori avrebbe dovuto mantenere la sua qualifica di Ente pubblico e non di S.p.A.) fosse un dato intoccabile.

In altri termini ha sostenuto l’attuale sistema economico predatorio neoliberista, che ha distrutto quasi interamente il patrimonio pubblico italiano e continuerà a farlo fino alla sua completa estinzione.

Esso, in particolare, ha ritenuto strumento valido le criminali privatizzazioni , anziché sostenere la nazionalizzazione del servizio autostradale (da gestire da parte dell’Azienda pubblica autostrade, Anas).

Ciò avrebbe significato muovere il primo passo verso un sistema economico produttivo di stampo keynesiano (peraltro l’unico previsto in Costituzione), che assicura gli interessi produttivi degli italiani, nonché una politica interna valida e aperta agli altri mercati, e non succube di essi.

Abbiamo invitato ieri il governo a un colpo di reni, oggi non ci resta che rivolgerci al Popolo, il quale nei momenti difficili ha saputo dimostrare, come nel secondo dopoguerra, la sua dignità e la sua capacità di rinascita.

E a questo Popolo che affidiamo la parola d’ordine scritte nella nostra Costituzione: “via gli speculatori italiani e stranieri, dai servizi pubblici essenziali, dalle fonti di energia, dalle situazioni di monopolio e dalle industrie strategiche”, che, ai sensi dell’articolo 43 della Costituzione, devono essere soltanto in mano pubblica o di Comunità di lavoratori o di utenti.

Si tratta di una rivoluzione culturale che la Costituzione ci impone, sancendo al suo interno il principio fondamentale del “diritto di resistenza”, da esercitare, con metodo democratico, anche di fronte allo strapotere del governo e del Parlamento.

Preghiamo tutte le associazioni che condividono queste idee di dare la loro condivisione alla mail segreteriamaddalena@gmail.com, in vista della valutazione dell’opportunità di inviare una seconda petizione al Parlamento oltre quella già inviata contro il Mes, che ha superato le 70 mila firme.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”

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La rivoluzione costituzionale dimenticata. La prevalenza della proprietà pubblica del Popolo di Paolo Maddalena

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9 Responses

  1. Sono d’accordo su tutto quello che avete scritto.

    1. Sarebbe bello che un giorno, il governo facesse scelte ragionate e a favore del popolo italiano. Almeno una volta. Invece in ogni occasione il popolo e lo Stato viene calpestato nei suoi diritti e nella Costituzione. Spero che un giorno cambino le cose. Per tutti noi.

  2. Condivido l’iniziativa e lo sforzo; per allargare la base di sostegno da parte della popolazione, credo che bisogna portare il messaggio nelle piazze per spiegare nel modo più semplice possibile i contenuti al popolo il cui livello di cultura economico/finanziaria è piuttosto basso. Grazie

  3. Assolutamente d’accordo, ma perché questi ns diritti non vengono difesi coi denti da tutti noi cittadini italiani? Ma cosa c’è ancora da non capire di fronte a queste coraggiose ed ineccepibili testimonianze? Svegliaaaaaaaa!

  4. Stiamo permettendo a PD e 5S di distruggere letteralmente il nostro paese. Vanno assolutamente annientati e lasciati al dimenticatoio della storia, altrimenti non ci sará futuro per l’Italia.

  5. Sono d’accordo con quello scritto.
    Ammiro il lavoro, la passione e il senso di giustizia di Paolo Maddalena, continuerò a seguire ogni sua battaglia. La nostra bella Italia deve rifiorire.

  6. Sono più che D’accordo a fare qualcosa contro quest ulteriore scempio dei diritti del popolo italiano calpestando nuovamente la costituzione

  7. Credo nel grande lavoro di Paolo Maddalena sopratutto per le giovani generazioni e quelle che seguiranno perché la vita è ciclo continuo, sembra oggi la scena di un film apocalittico dove eserciti di angeli combattono sulle nostre teste contro demoni del abisso profondo e oscuro ed ecco che noi vediamo dinanzi a noi, ai nostri occhi dove ogni giorno tutto corre veloce..troppo.. e dove ogni persona, ogni parola, ogni fatto..non ha la sua attenzione e deconcentrandosi passa inosservato.. per quanta disinformazione io possa avere e non è materia mia da trattare..sono una madre..continuo aggiungendo che oggi viviamo un epoca molto complicata e difficile da capire..dove ciò che credevamo di avere imparato attraverso i nostri genitori i grandi pregi e virtù e nel sociale a scuola..attraverso libri di storia..noi non siamo informati e non siamo preparati per ciò che sta avvenendo e mi si addolora lo spirito pensando che oggi siamo più insicuri di ieri malgrado i nostri predecessori hanno visto la guerra ..e la fame..gli strazi del dolore e del sangue innocente versato..mi addolora continuo per le generazioni future aggiungendo che non solo siamo incapaci a mettere nelle loro mani l’ avvenire..ma non siamo nemmeno in grado..disarmati come siamo .. oggi..credo..che sono uniche e speciali le persone che s impegnano al compito più difficile e sopratutto in questa epoca dove tutto può succedere e tutto può cambiare ..e i pochi che si assumono questo impegno sono UNICI.. che la Vita sia lo scudo che la protegga Paolo Maddalena distinti saluti.

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