Berlusconi, la vigilanza Rai e un enorme conflitto d'interessi

Berlusconi, la vigilanza Rai e un enorme conflitto d'interessi

I mass media parlano di politici senza mai far cenno ai danni immensi e forse irreparabili che essi hanno provocato al popolo italiano. Quanto ai governi Berlusconi si ricordi che essi hanno consentito, eliminando le apposite commissioni di controllo, istituite dal governo Prodi, che un euro valesse 1000 lire e non 1936,27 lire come stabilito in sede europea. Detti governi con decreto legislativo numero 85 del 2010, il cosiddetto “federalismo demaniale”, ha reso alienabili, svendendone gran parte, i demani idrico, marittimo, minerario e culturale.

Inoltre con legge numero 410 del 2001 ed altre numerose disposizioni legislative hanno emesso un piano di svendita  di tutti gli immobili appartenenti allo Stato e agli altri enti pubblici considerando gli immobili pubblici artistici e storici, che sono inalienabili, alla stregua di qualsiasi altro immobile commerciabile, incassando in totale pochi milioni di euro.

Detti governi hanno consentito, inoltre, che potenze economiche straniere si impadronissero delle fonti di produzione di ricchezza nazionale, come le industrie, gli alberghi, eccetera. In modo che i profitti non restassero più in Italia e andassero all’estero. In una parola hanno impoverito gli italiani e hanno arricchito gli speculatori e le multinazionali.
Ora Berlusconi, non contento di aver espropriato agli italiani, con una legge incostituzionale, le frequenze televisive che sono proprietà collettiva a titolo di sovranità del popolo, pretende addirittura la vigilanza sulla Rai, cosa che configura un evidentissimo conflitto di interessi. Dobbiamo sottoporci anche a questo ulteriore sopruso?
Paolo Maddalena

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